La Pinacoteca Malaspina

Intitolata al marchese Luigi Malaspina di Sannazzaro (1754-1835), intellettuale e mecenate d’età illuminista, assertore delle teorie artistiche neoclassiche, la Pinacoteca comprende circa 250 dipinti databili tra il XIII e i primi anni del XVII secolo. Si tratta in larga parte di opere provenienti appunto dalla raccolta del Malaspina, ma anche di doni, acquisti, legati pervenuti nel corso dell’Ottocento alla galleria della Scuola di Pittura, ed ancora di brani di affreschi provenienti da monumenti distrutti in città e sul territorio.

Ospitata fino al 1980 nello Stabilimento di Belle Arti appositamente progettato dal marchese Malaspina per raccogliere le sue preziose raccolte (ora sede della Biblioteca Bonetta), la Pinacoteca antica è stata trasferita nel trecentesco Castello, che fu dimora dei Visconti, e allestita al primo piano est, entro sale ornate con motivi a tappezzeria e raffigurazioni tardogotiche, oltre a motivi risalenti all’età del dominio spagnolo, quando il castello fu destinato prima a sede del governatore, poi ad alloggiamenti militari.

Tra i capolavori della raccolta pavese il Cristo porta croce del Bergognone, il Ritratto d’uomo di Antonello da Messina, la Pala Bottigella di Vincenzo Foppa, la Madonna col Bambino di Giovanni Bellini.