Metodo di incisione indiretta. Sulla lastra (in prevalenza rame), ricoperta da una vernice grassa (cera d'api, bitume e resina), si esegue un disegno con una punta di metallo che penetra fino a mettere in luce il rame della matrice senza inciderla. La lastra viene immersa in un bagno di acido nitrico (detto aqua fortis) in grado di intaccare solo le parti del metallo dove la vernice e' stata asportata (fase di morsura). Dopo la pulitura della lastra, si passa all'inchiostratura e alla stampa. Caratteristica dell'a. e' la naturalezza e morbidezza delle linee
(Vedi Pala)
Il primo strato di intonaco composto da una parte di calce e due o tre parti di sabbia a grana grossa lavorate con acqua. Sull'a. inumidito viene steso il tonachino (vedi Tonachino)
Torna all'inizioFenomeno tipico dell'incisione a puntasecca, visibile solo nelle prime tirature. Le b. sono una sorta di sbavatura dell'inchiostro ai lati del segno inciso determinata dal metallo spostato dalla punta dell'incisore
Pigmento bianco inorganico il cui costituente principale e' il carbonato basico di piombo, usato sia su muro sia su tavola. Essendo causa di avvelenamenti e di alterazioni a contatto con l'aria, che l'annerisce, la b. viene successivamente sostituita da un composto di zinco
Impasto argilloso di colore bruno-rossastro untuoso al tatto, impiegato come strato preparatorio sul quale far aderire la foglia d'oro. Veniva stemperato in chiara d'uovo a neve e acqua
Metodo di incisione diretta. Prende il nome dallo strumento usato per incidere il metallo (in prevalenza rame) composto da un manico di legno di forma tondeggiante e schiacciata e da una piccola sbarra di acciaio a sezione quadrata tagliata obliquamente, la cui punta e' detta 'becco'. Nei solchi tracciati dal b. e caratterizzati dal rigore e dalla nettezza dei bordi si fa penetrare l'inchiostro; si procede, infine, con la stampa
Torna all'inizioDisegno preparatorio parziale o totale dell'opera da eseguire realizzato in genere con carboncino o gessetto su carta per lavori di piccolo formato, su carta pesante per le superfici piu' grandi. L'impronta viene trasferita a spolvero, cioe' attraverso una serie di fori praticati lungo i contorni della composizione, su cui si passa della polvere di carbone. Nel caso dell'affresco il c. viene tagliato in diverse sezioni, e appoggiata sull'intonaco fresco la sezione che si intende dipingere in giornata
Struttura smontabile e provvisoria, solitamente in legno , che sostiene i conci di un arco o di una volta durante la costruzione; il termine a c. o centinato indica anche la parte superiore di tavole dipinte, cornici o manufatti terminanti ad arco
Modanatura che delimita e orna la parte piu' alta di un mobile, di una cornice o di un elemento architettonico
Doratura ottenuta mescolando la polvere dŽoro con un legante (es. gomma arabica) e stendendola a pennello sul supporto
Termine francese che indica la 'screpolatura' (l'equivalente italiano e' crettatura), in particolare quella dovuta all'invecchiamento delle vernici. Sulla superficie dipinta si produce nel tempo un fitto reticolo di screpolature la cui formazione e morfologia dipendono dall'interazione di molteplici fattori inerenti alla tecnica di esecuzione e all'ambiente di conservazione
(vedi Craquelure)
Torna all'inizio(Vedi Cartone)
Scienza recente che studia l'accrescimento delle piante arboree nel tempo, le modalita' di sviluppo e i fattori esterni che lo influenzano. Essa offre un importante supporto per la determinazione dell'essenza del legno e per la datazione dei dipinti su tavola
Oggetto artistico destinato alla parte posteriore dell'altare, ha dato origine al polittico e alla pala d'altare nelle sue varie forme. Puo' essere scolpito o realizzato in oreficeria, ma assume solitamente l'aspetto di una tavola dipinta, di andamento orizzontale
Torna all'inizioSeggio senza spalliera a doppi braccioli (talora pieghevole), riservato alla personalita' di piu' alto grado partecipante ad una cerimonia liturgica o di corte
Termine tedesco con il significato letterale di 'altare alato'. Si tratta di una forma particolare di polittico di matrice nordica che vede l'integrazione di scultura, pittura, disegno architettonico e carpenteria; e' costituita da quattro corpi principali: la parte centrale, detta scrigno, con sculture lignee policrome e dorate a tutto tondo; le ante mobili decorate internamente con figure intagliate a mezzo rilievo ed esternamente da dipinti su tavola; la predella; la cimasa composta da tre o piu' statue
(Da lat. med. fratalea, da frater 'fratello') Voce diffusa nell'area settentrionale, soprattutto nel Veneto (sin dal XIII secolo), designante una corporazione di mestiere
Torna all'inizioOperazione mediante la quale si rende leggermente ruvida una superficie metallica (anche di metallo prezioso). Viene utilizzata nella grafica e nella pittura antica sui fondi oro
Torna all'inizioStruttura architettonica, destinata all'esposizione delle immagini sacre dipinte o scolpite, che divide il presbiterio dalle navate
Preparazione del supporto pittorico che si presenta come uno strato uniforme con la duplice funzione di rendere uniforme il supporto e di regolare la saturazione dei leganti (ad esempio l'olio). Permette di ottenere una stesura agevole delle pennellate e di conferire agli strati pittorici una colorazione di base trasparente o opaca. L'imprimitura piu' usata e' composta da gesso mescolato con colla di caseina o di coniglio, e una piccola parte di olio di lino cotto. Gli elementi e i dosaggi variano secondo la tecnica di esecuzione dell'opera
Torna all'inizioRisalto del muro, a forma di semipilastro o semicolonna, con funzione unicamente decorativa
Tocco di luce ottenuto con il bianco, o comunque un colore chiaro, su campi cromatici piu' scuri
Torna all'inizioDoratura ottenuta stendendo con un pennellino la missione (una colla ottenuta con olio di lino, resina e, talvolta, un pigmento essiccante) e adagiando la foglia d'oro sulla colla parzialmente asciugata
Sostanza agglutinante che mescolata con i pigmenti favorisce la coesione tra la pellicola pittorica e il supporto
Sostanza che, stesa su una superficie, facilita l'adesione dei metalli in polvere o in foglia. Il termine m. viene utilizzato anche per indicare la soluzione acida (acido nitrico o percloruro di ferro) nel procedimento di incisione all'acquaforte (vedi Acquaforte)
L'azione che compie il mordente su di una superficie (vedi Acquaforte)
Torna all'inizioOperazione di restauro volta a prevenire e controllare le deformazioni del supporto ligneo; consiste nell'applicare sul retro di una tavola dipinta un telaio composto da listelli e traverse a incastro scorrevole, in modo tale che i listelli posizionati lungo le venature del legno possano seguirne i movimenti mantenendo la tavola in piano ma consentendo le dilatazioni e contrazioni provocate dal variare delle condizioni atmosferiche
Impasto di colla, gesso e polvere di marmo applicato su di un sottile strato di tela incollato sulla superficie lignea da decorare. La p. viene successivamente modellata, dorata e dipinta
Correzione o cambiamento apportato dall'artista a un particolare o a una parte dell'opera compiuta. Lo studio dei p., la cui presenza puo' essere accertata mediante indagini radiografiche e riflettografiche, e' di notevole importanza per la comprensione del procedimento operativo adottato
Nella liturgia cristiana, arredo sacro generalmente in metallo prezioso, costituito da una coppa fornita di coperchio, dove sono conservate le ostie consacrate
Elemento con funzione di basamento utilizzato sia in architettura sia in scultura
Pala d'altare dipinta, talora anche in parte scolpita, costituita da un numero variabile di elementi o scomparti (quando sono due o tre si parla, rispettivamente, di dittico o trittico) uniti tra loro, spesso incernierati in modo da poter essere aperti o chiusi come sportelli
(vedi Trittico)
Tavola rettangolare, longitudinale, che costituisce la base inferiore, o riveste il gradino di appoggio di un polittico o di una pala d'altare; talvolta e' spartita a riquadri, e spesso vi sono raffigurate immagini che hanno relazione col soggetto della tavola centrale
Primi strati applicati al supporto, tavola o tela, per ottenere una superficie idonea a ricevere i pigmenti pittorici; si differenziano dagli strati che compongono l'imprimitura per ruvidezza, granulosita' e maggiore spessore
Elemento decorativo costituito dalla testa di un animale, in genere di leone, o di un mostro, inserito in contesti architettonici
Metodo di incisione diretta; si incide una matrice di metallo (in prevalenza rame) con uno strumento culminante con un ago d'acciaio o punta di diamante, detto p., ottenendo solchi sottili e precisi, ma anche sollevamenti del metallo che trattengono l'inchiostro conferendo un segno sfumato (vedi Barbe di colore). Da una lastra incisa a puntasecca si ottiene un numero limitato di buone tirature, proprio per la presenza delle fragili barbe che la forte pressione del torchio tende a comprimere. La tecnica a p. integra quella a bulino (vedi Bulino)
Torna all'inizioTermine spagnolo (da retro tabula, 'dietro la mensa dell'altare') che designa una pala d'altare di proporzioni monumentali suddivisa in scomparti dipinti o in rilievo (o alternati) e inquadrata architettonicamente. In uso dal XIV secolo in Spagna, il r. si diffonde poi in altre regioni d'Europa e nell'America meridionale
Termine francese con il quale si indica la velatura di un'acquaforte (vedi acquaforte)
(vedi Pentimento)
Tecnica di indagine ottica non invasiva utilizzata per l'analisi di dipinti su tavola e su tela, papiri e affreschi per l'individuazione di interventi di restauro e ridipinture (presenza di pigmenti diversi), cambiamenti in corso d'opera (variazioni stilistiche), disegno preparatorio, riutilizzi, testi non piu' leggibili
Torna all'inizioStrumento musicale di origine orientale a corde pizzicate, introdotto in Europa nell'XI secolo. Nella liturgia cristiana, Libro dei Salmi
Colore rossastro che prende il nome dalla citta' di Sinope, sul Mar Nero, da cui proveniva originariamente; e' usato per delineare, direttamente e in grandi proporzioni, il disegno preparatorio degli affreschi sull'arriccio (vedi Arriccio). Si definisce s. anche il disegno cosi' tracciato, coperto dall'intonaco dipinto e restituito dalle moderne tecniche di diagnostica (vedi Riflettografia infrarossa) e restauro
(vedi Cartone)
Procedimento applicato all'affresco mediante il quale si distacca dalla parete la pellicola pittorica e il sottostante strato di tonachino (vedi Tonachino). Tale metodo permette di rispettare la profondita' del colore e le irregolarita' della superficie
Procedimento mediante il quale si distacca una parte della muratura su cui l'affresco e' stato dipinto
Procedimento applicato all'affresco mediante il quale si distacca dalla parete solo la pellicola pittorica. Tale metodo, sebbene appiattisca la pittura, permette di recuperare, se esistente, anche la sottostante sinopia (vedi Sinopia)
Torna all'inizioStrato di intonaco destinato a ricevere il colore, composto da sabbia fine, polvere di marmo, calce e applicato sull'arriccio (vedi Arriccio) preventivamente inumidito. Il t. deve rimanere umido per tutta la fase di coloritura
Unione di tre tavole, di cui quelle laterali denominate portelli
Termine tedesco con il significato letterale di 'pezzettino di stoffa'. Si tratta di un genere di pittura e di tecnica diffuso nelle Fiandre e nei paesi di lingua germanica tra il 1400 e il 1500 a carattere decorativo a imitazione della superficie tessile degli arazzi e dei ricami. I t. sono realizzati a tempera magra su tela di lino priva di preparazione. A causa della loro deteriorabilita', sono rare le testimonianze di questi manufatti
Torna all'inizioTermine inglese per indicare il disegno preparatorio (vedi Cartone)
Torna all'inizioTermine tedesco con il significato letterale di 'immagine del vespro'. Si tratta di una iconografia che ha origine dalla scultura d'oltralpe, nelle regioni di cultura tedesca, intorno al XIV secolo e sta ad indicare piccole sculture dipinte destinate alla devozione privata, in terracotta o legno, rappresentanti la Madonna seduta che sostiene il corpo esanime di Gesu'. Il v., non riconducibile ad alcun passo evangelico, ne' ai Vangeli apocrifi, conosce una notevole diffusione anche in alcune regioni italiane del nord (Friuli) e del centro (Marche, Umbria, Toscana e Lazio)
Torna all'inizioTermine inglese per indicare la xilografia da 'legno di filo' (vedi Xilografia)
Termine inglese per indicare la xilografia da 'legno di testa' (vedi Xilografia)
Torna all'inizioProcedimento di stampa in rilievo che si avvale come matrice di una tavoletta di legno. Il disegno si ottiene asportando il materiale che lo circonda con appositi strumenti affilati, lasciando in rilievo l'immagine e abbassando lo sfondo, in modo tale che la prima risulti nera, mentre le parti scavate bianche. Si procede con l'inchiostratura mediante rullo o tampone e la successiva stampa premendo un foglio di carta sulla matrice. Le essenze lignee utilizzate variano sulla base del tipo di incisione: pero, melo, ciliegio e noce se l'incisione corre lungo la vena -'legno di filo' (woodcut)-, bosso se l'incisione corre contro di essa -'legno di testa' (wood engraving)-
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